Yugoslavia - I Kolos
Parlare delle danze popolari jugoslave dei primi decenni del 1900 è arduo, in quanto non c’è uno studio nè una raccolta sistematica delle stesse. Fu solo nel 1934, grazie agli sforzi pionieristici delle sorelle Danica e Ljubica Jankovic, che nella Jugoslavia fu fatto un tentativo sistematico di raccogliere, conservare e documentarne l’immenso patrimonio. Tuttavia possiamo individuare due aspetti fondamentali di tali danze: il ballo di “città” e il ballo di “villaggio”.
La lunga lotta per liberarsi dai Turchi aveva fatto nascere nei Serbi un forte nazionalismo che permeava la letteratura, la musica e altri aspetti della loro cultura. Particolarmente interessante è il modo in cui questo orgoglio nazionale si è manifestato nei balli cittadini. I maestri di ballo della città hanno iniziato a cercare ispirazione nelle danze e nei canti popolari, hanno cosi’ iniziato a comporre balli da sala nell'idioma nativo. Insieme alle quadriglie francesi e ad altre danze in voga nei balli urbani, iniziarono ad apparire le danze "kolo", eseguite in cerchi e linee, modellate sui kolos eseguiti nei villaggi. In molti casi i maestri di ballo prendevano in prestito melodie e passi direttamente dalle danze del paese, ma questi erano solitamente un po' troppo bruschi o rozzi, quindi componevano melodie e inventavano passi e figure nel tentativo di coniugare l'elemento folk con lo stile cortese che era di moda all'epoca.
Questi vari kolos di nuova composizione ricalcavano lo scopo di Korobushka in Russia o Beseda in Cecoslovacchia. Erano danze "alla maniera" delle danze popolari autoctone, ma erano destinate a spettacoli nelle sale da ballo. Kolos di questo tipo erano centinaia e godevano di alterna popolarita’. Furono insegnati nelle scuole di ballo alla moda e si diffusero in tutta la Jugoslavia.
Alcuni furono composti in onore di famiglie nobili o di individui particolari, ad esempio G. Jeftanovicevo, Kurtovica, Kraljevo oro, Natalijino, ecc.; altri erano dedicati a partiti politici: Radikalka, Liberlno kolo, eyc; ad altri ancora furono dati nomi patriottici: Serbkinja, Serbiaka, ecc; un certo numero fu dedicato a diverse parti della città di Belgrado: Cukaričko kokonješte, Savamalsko kolo, Dorčolka, ecc; alcune professioni avevano dei kolos a loro dedicati: Oficirsko kolo, Profesorka, ecc. [anche Inženjerska kolo – ‘ingegnere’ –].
I kolos di villaggio ebbero una diffusione piu’ limitata perche’ occorre considerare che ogni ballo era solitamente limitato a quel particolare villaggio o alle sue vicinanze. Quindi sarebbe stato difficile, per le persone provenienti da differenti parti della Jugoslavia, riunirsi e ballare assieme. Era molto più facile ballare i kolos da ballo più universali che quasi tutti conoscevano.